"Indignazione programmata". Non fa sconti alle opposizioni Angelino Alfano, colpevoli ai suoi occhi di aver contestato il blitz della maggioranza su processo e prescrizione breve.
Colpisce l'uso dell'aggettivo programmata, usato in senso dispregiativo come mai prima. Evidentemente, secondo Alfano - che, va ricordato sempre, non fa parte del pool di legali che difende Berlusconi nei suoi processi, ma è ministro della Giustizia - l'indignazione è degna solamente quando è a sorpresa.
Tanto per rendere più chiaro il suo pensiero sulla minoranza, il Guardasigilli aggiunge poi che l'opposizione "cerca pretesti per non confrontarsi". Cioè, una proposta di legge non mi piace, ma non lo posso dire perché è un pretesto.
Aspettiamo che il ministro organizzi un corso in cui darà lezioni di bon ton, così ci si indigna, così si dice no a una legge...
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