"Non c'e' un grande cambiamento: fino ad ora avevamo degli assetti che avevano il compito di lanciare dei missili contro i radar mentre adesso utilizzeremo gli armamenti anche per colpire coloro che attentano alla vita dei civili, i carri armati o altre postazioni militari".
Con tono minimal, il ministro La Russa cerca di spiegare le poche differenze che passano tra quello che era l'impegno militare italiano in Libia fino a ieri e quello che accadrà da oggi, dopo che Berlusconi con svolta pirotecnica ha annunciato che anche i caccia italiani bombarderanno l'esercito di Gheddafi.
Per chi non lo avesse capito, e per quelli che non volessero credere ai propri occhi, gli "assetti" del ministro aspirante della Guerra sarebbero le risorse, le armi, trasformate da una demenziale e risibile traduzione dall'inglese "assets".
Ma certo non si può chiedere precisione filologica a La Russa, proprio mentre è impegnato a dispiegare sul tavolo il tabellone del Risiko.
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