I libri scolastici sono colpevoli di "gettare fango su Berlusconi" al fine di "plagiare le giovani generazioni a fini elettorali". Con questa motivazione, 19 deputati del Pdl hanno chiesto l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'imparzialità dei libri di testo scolastici".
Capitana dell'iniziativa l'on. Gabriella Carlucci, già presentatrice tra le altre cose del Festivalbar, Buona Domenica e Sanremo, nota alle cronache politiche per una multa presa in piazza del Parlamento con la sua Porsche, dopo aver tamponato un autobus Atac, e per un progetto di legge-bavaglio per internet in cui scambia pedofilia e pirateria.
Al di là dei trascorsi dell'onorevole, che comunque qualcosa dicono sulla qualità del suo lavoro parlamentare, la nuova proposta suscita sbigottimento e incredulità. E non solo per quel persistente odore di censura che emana, ma per la pretenziosità di un'inziativa che somiglia tanto a voler svuotare il mare con un secchiello. A meno che, ovviamente, la finalità vera non sia ancora una volta la propaganda tout court.
Resterebbe da dire che il ministro competente Gelmini, invece di consigliare alla collega di partito una bella vacanza, ha tutto sommato benedetto l'iniziativa, lanciandosi in spericolate dichiarazioni che culminano nella richiesta di "una visione oggettiva dei fatti e soprattutto degli eventi storici". Intere generazioni di storiografi sono state immediatamente colte dal panico.
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