il blog di lucio fava del piano







lunedì 20 giugno 2011

la leggerezza di Letta, a sua insaputa

"Non escludo che Bisignani mi abbia potuto dire che era oggetto di attenzioni da parte dell'autorità giudiziaria. Di certo non mi ha detto che era intercettato e che era Woodcock che lo intercettava. Posso aver detto a Bisignani di non parlare troppo al telefono, visto che lui è piuttosto facondo".


Questo è quanto dichiarato da Gianni Letta ai pm napoletani lo scorso febbraio. Praticamente la sublimazione dello scajolismo, dopo l'appartamento comprato a sua insaputa, le cose forse dette, quasi dette a sua insaputa.


Senza contare che ogni comune mortale, se qualcuno lo avvertisse di essere sotto osservazione da parte della magistratura, probabilmente salterebbe sulla sedia, quasi certamente si preoccuperebbe, in ogni caso se ne ricorderebbe.


Letta, la cui flemma è ormai leggendaria, al pari della sua riservatezza, invece no. Lo avvisano che qualcuno in procura lo tiene d'occhio e lui non se ne dà pena. Anzi, a distanza di qualche tempo, neanche se ne ricorda più. Bello vivere con il cuore leggero.

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