il blog di lucio fava del piano







martedì 21 giugno 2011

il passo indietro

"Non abbiamo fatto nessun passo indietro". Con effetto comico degno di palcoscenici più prestigiosi, Bossi esterna soddisfazione per l'accordo notturno che ha portato addirittura alla scrittura di un ordine del giorno - praticamente una dichiarazione di intenti che non impegna nessuno - sui Ministeri al nord, questione di fondamentale importanza e che tiene con il fiato sospeso l'intero Paese.

In particolare, il testo - che ha avuto bisogno di un lungo e faticoso vertice notturno, prevede che possano essere istituite "sedi di rappresentanza operative" dei dicasteri in altre aree del territorio senza "oneri a carico dello Stato".

Ora, con buona pace di Bossi, non è esattamente la stessa cosa che i lùmbard chiedevano a Pontida non più tardi di 48 ore fa, trasferimento in terra lombarda di quattro-ministeri-quattro, tra i quali Economia e Finanze (perché la Lombardia è il cuore dell'economia, spiegavano) e i dicasteri retti da Bossi e Calderoli (per essere più vicini a casa, si presume).

Non è un passo indietro, è una caduta rovinosa. Nel ridicolo.

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