il blog di lucio fava del piano







venerdì 29 aprile 2011

la faccia feroce dell'authority

Ogni tanto qualcuno può avere l'impressione che Berlusconi compaia in televisione più spesso e più a lungo di tutti gli altri politici italiani (messi insieme). La cosa non è sfuggita ai segugi dell'Agcom, l'autorità per le comunicazioni, che con la loro proverbiale rapidità da bradipo stanco hanno rilevato nei telegiornali "un'obiettiva sovraesposizione del presidente del Consiglio, il quale, oltre tutto, è direttamente parte nelle elezioni amministrative in quanto capolista a Milano".

Siccome la cosa violerebbe poco poco la par condicio, ci si potrebbe aspettare un intervento forte da parte dell'authority. La quale, con grande vigore, ha invitato tutti a "attenersi con particolare rigore ai principi di completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste e i soggetti concorrenti, fino alla fine della campagna elettorale".

Intervento terrorizzante. Tanto è vero che il Tg1 ha risposto secco di aver "rispettato in maniera puntuale il criterio della tripartizione tra governo, maggioranza ed opposizione". Che non c'entrerebbe nulla, ma chissenefrega. Certamente non l'Agcom.

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