il blog di lucio fava del piano







giovedì 28 aprile 2011

le espulsioni di Maroni

Si sa che molti politici tendono a dare il meglio, o secondo i punti di vista il peggio, di sé in campagna elettorale. Regola cui non sfuggono affatto gli esponenti della Lega, che anzi in questa primavera 2011 spingono molto sull'acceleratore, probabilmente innervositi dalle difficoltà che la coalizione forzaleghista sta incontrando con la candidatura Moratti a Milano.

Non sorprende dunque che la sentenza della corte UE, che ha bocciato la legge italiana che contempla il reato di clandestinità, sia parsa a tutti un'ottima occasione per fare casino, provando a spaventare il tradizionale elettorato leghista con le fosche previsioni di nuove invasioni extracomunitarie.

Così Maroni, che di mestiere farebbe anche il ministro degli Interni, si è detto "insoddisfatto" della decisione europea, ha piagnucolato che "altri paesi non sono stati censurati" (un po' il vecchi "ce l'hanno sempre con me" dei tempi della scuola) e ha fornito una singolarissima previsione: la sentenza UE, che cancella la pena detentiva per i clandestini, "rischia di fatto di rendere impossibili le espulsioni".

Cioè, in pratica, siccome non posso tenere i clandestini in galera - non momentaneamente, si badi bene, ma a seguito di condanna, carcerati, non parcheggiati - non li posso espellere. Francamente non capisco come si possa espellere o rimaptriare un carcerato, ma forse il ministro Maroni ha trovato il modo di imbarcare su traghetto intere strutture carcerarie e spostarle in Tunisia...

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