il blog di lucio fava del piano







lunedì 18 aprile 2011

la differenza non sfugge a Quagliariello

Il senatore Quagliariello passa spesso per essere uno dei volti più umani del berlusconismo. Uno, almeno, che non sempre urla, ecco. Uno con il quale si può provare ad interloquire e che comunque in genere usa toni più moderati, più pacati della media dei suoi compagni di brigata.

A smentire tutto questo, ha pensato oggi lo stesso Quaglieriello, che ha voluto rispondere al presidente della Corte Costituzionale De Siervo. "Appena ieri il gruppo di maggioranza relativa in Senato - cioè lui e Gasparri - ha denunciato formalmente e pubblicamente gravi violazioni compiute ai danni del Parlamento" dai pm di Milano, ed è quindi "stupefacente e sconfortante che il giorno dopo il presidente della Corte, invece che considerare le preoccupazioni espresse - sempre da lui e da Gasparri -, non abbia trovato di meglio da fare che trascinare l'autorevole istituzione che ancora presiede in una intemerata contro la maggioranza".

Ohibò, cosa avrà mai detto questo diabolico De Siervo? Ha detto che "in democrazia non c'è qualcuno che è sopra a tutti". Per la miseria, un pericoloso sovversivo, un'idea rivoluzionaria! E infatti Quagliariello non gliela fa passare buona.

"Siamo certi - spiega - che al presidente De Siervo non sfuggirà la sostanziale differenza tra una maggioranza che talvolta ha criticato qualche sentenza della Corte costituzionale ma rigorosamente l'ha sempre rispettata, e alcuni pm che si ergono a paladini della legalità ma poi calpestano i pronunciamenti di uno dei massimi organi di garanzia del nostro Paese".

Ci si creda o no, la maggioranza di cui parla Quagliariello è quella attualmente al governo dell'Italia. Richiamando l'attenzione sui termini "talvolta" e "qualche", ci si domanda perché al senatore sfugga la differenza fra queste due parole e i termini "sempre" e "tutte", che nel suo discorso sembrerebbero molto più appropriati.

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