"Il governo ha ancora 18 mesi di legislatura davanti. Ho detto ai nostri oppositori: cerchiamo di impiegarli bene insieme, cerchiamo di realizzare insieme le riforme che servono al Paese, e soprattutto pensate se non vale la pena di accettare questa nostra offerta".
Berlusconi si è svegliato di buon mattino - forse sarà il caldo, o magari ieri sera ha mangiato pesante al matrimonio della Carfagna - e ha consegnato un nuovo messaggio ai promotori della libertà, o meglio alle agenzie di stampa. Messaggio apparentemente conciliante e di apertura verso l'opposizione.
Viene solo da chiedersi quale sia "questa nostra offerta" di cui parla Berlusconi. Cioè, lui chiede alle opposizioni di "realizzare insieme le riforme", quelle che interessano a lui, si presume, ma non si capisce bene l'opposizione cosa avrebbe da guadagnarci. Più che un'offerta, si direbbe a Roma, sembra una sòla.
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