"Berlusconi stupratore della democrazia". Era il 29 settembre scorso, meno di un anno fa, quando Antonio Di Pietro si esprimeva in questi termini sul presidente del Consiglio.
E non era certo un'eccezione: da anni l'ex pm rivolge a Berlusconi di tutto tranne che carezze, come può testimoniare anche un breve giro sul suo blog. "Lui e Frattini sono conigli", tuonava a marzo, "la santa alleanza contro Berlusconi si può fare", sferzava a febbraio, e via andare tra un "fuggitivo" in Aula e una "maggioranza di carta" o un "declino" ancora sul blog.
Insomma, da anni non fa altro che cantargliele, è quasi il suo marchio di fabbrica. Ovvio che il siparietto di ieri alla Camera abbia indispettito molti elettori di Idv, che non hanno per niente gradito. Nella sua recente svolta moderata Tonino prova a chiedere loro "che altro dovevo fare, menargli?". Magari no - anche se molti suoi simaptizzanti avrebbero gradito - però se per anni tratti uno da diavolo, non puoi improvvisamente scoprire che è acqua santa. O anche solo acqua.
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