"Silvio Berlusconi dovrebbe fare un passo indietro. Il presidente del Consiglio dovrebbe avviare un'attenta riflessione sul suo ruolo per capire cosa è meglio per il Paese".
A parlare così non è una rosybindi qualsiasi, l'ultima (in ordine di tempo) presa di distanza dall'ex invincibile re mida porta invece la firma del suo candidato-sconfitto a Napoli, Gianni Lettieri. Il quale, già che c'è, tra un congiuntivo mancato e l'altro prova anche a scrollarsi un po' di polvere e di responsabilità di dosso.
"E' indiscutibile che a Napoli hanno colpito me per far del male a lui", spiega, affermando in sostanza che con quel signore ingombrante chiunque avrebbe perso.
Al gioco dello scaricabarile si iscrive rapido anche Nicola "'o 'mericano" Cosentino, fino a ieri universalmente riconosciuto come padre putativo del mancato sindaco: "Lettieri non è assolutamente una mia creatura, l'ho pure subito. Non ci penso proprio a dimettermi". Per la serie, la vittoria ha tanti padri, ma la sconfitta è sempre orfana.
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