"Ieri a Roma si sono svolti due Europride: il primo di fantasia decantato da alcuni media come un corteo con 500mila partecipanti composti e gioiosi nel rivendicare diritti. Poi c'è stato quello vero, con circa 50mila partecipanti pieno di scritte e slogan scurrili e irriverenti verso il Papa, verso la religione cattolica e i politici che non si inchinano davanti all'orgoglio gay militante".
Lo so, è vero, Giovanardi ne ha dette di ben peggiori nei confronti degli omosessuali, ma il fatto di essersi ormai ridotto a beghette da mattinale della questura, polemizzando sui numeri, è prima di tutto penoso, oltre che l'ennesima, non necessaria conferma di quella che per lui è a tutti gli effetti una vera e propria ossessione.
Poiché non ho più parole per commentare le farneticazioni del sedicente sottosegretario alla famiglia, prendo a prestito quelle di Paola Concia: "Se Giovanardi mettesse lo stesso impegno che usa contro i gay per costruire politiche a sostegno delle famiglie, l'Italia sarebbe un Paese migliore": Secondo me basterebbe anche la metà.
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