Moderazione. E' la parola d'ordine cui la destra berlusconiana si è aggrappata da ieri, come un naufrago a un pezzo di legno, nel tentativo di recuperare lo svantaggio al Comune di Milano. Un mantra prontamente fatto proprio anche dalla Santanchè, una che come moderata ha la stessa credibilità di un addestratore di cani da slitta nel Sahara. Con quali risultati? Vediamo.
"La radicalizzazione non nasce da Berlusconi. Nasce dalle trasmissioni tv che danno voce a pentiti che hanno sciolto i bambini nell'acido": Ora, non risulta che Giovanni Brusca passi le sue serate negli studi di Santoro, ma andiamo avanti.
"Lo scandalo è far pregare gli islamici in piazza Duomo. La Moratti ha fatto bene a ricordare ai milanesi che Pisapia ha una storia da estremista". Smentita da fatti, storia e sentenze, ma questi dettagli non sembrano preoccupare l'autoproclamata "pasionaria" sottosegretaria. Che altro?
"Fine vita, centri sociali, droga, coppie di fatto: mi rifiuto di pensare che Milano voglia un sindaco così". Fino ad ora l'impressione numerica è che Milano ne abbia le scatole piene delle urlatrici con bocca a movimento anticiclico modello Santanchè, ma magari è un'idea mia.
Insomma, se vogliono puntare sulla moderazione, o le spiegano due o tre cosette, o lasciano parlare qualcun altro.
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