"E' evidente che l'impegno prioritario deve essere quello riguardante la politica economica; è anche fondamentale il lavoro per la riforma istituzionale, all'interno della quale si può collocare l'eventuale modifica della legge elettorale".
Bontà sua, per una volta Cicchitto non colloca le intercettazioni telefoniche in vetta alle priorità del governo, e dimentica anche di dire quanto brutti, sporchi e cattivi siano quelli del Pd. Poi però si lancia in considerazioni del tutto spericolate.
Sulla legge elettorale "per parte nostra diciamo un sì e un no, sì al mantenimento del bipolarismo, no alle preferenze: a nostro avviso il rapporto cittadini-eletti può essere assicurato in altro modo".
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