il blog di lucio fava del piano







martedì 5 luglio 2011

Sacconi e i fermenti

"E' una norma equilibrata che dà certezza e tutela tutte le parti. Va valutata in sé a prescindere dalla fattispecie a cui si applica anche se riguarda il premier". Con supremo sprezzo del ridicolo, il ministro Sacconi prova a difendere la norma infilata di soppiatto in finanziaria, che permette a Berlusconi di rimandare (per ora, poi da qui alla sentenza della Cassazione si potranno inventare tante altre cose) il pagamento di un risarcimento di 750 milioni di euro, o magari 500, ugualmente non bruscolini, alla Cir per il lodo Mondadori.

Al di là della magra figura - alla conferenza stampa si sono dati "malati" Tremonti, Brunetta, Romani e Calderoli, e la Lega non ha nascosto i suoi mal di pancia per la norma - è veramente deprimente che da anni la destra usi sempre la stessa argomentazione per difendere le leggi ad personam: è una norma giusta (da vedere), il popolo la vuole (chi ci crede), che ci possiamo fare se aiuta anche Berlusconi?

Ecco, il punto è questo. Tutti sarebbero più morbidi, forse, se il governo varasse ANCHE delle norme che servono ANCHE a Berlusconi. Il problemino è che questi si occupano SOLO di norme che servono SOLO a Berlusconi. La differenza non sfugge neanche ai fermenti lattici, speriamo qualcuno la illustri a Sacconi.

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