"Fosse per me, io vorrei una Lega ancora più leninista di prima, con il capo che parla e gli altri che tacciono". Dopo una settimana conclusa evocando i lanciafiamme per i rifiuti di Napoli, Calderoli apre al nuova settimana con un'intervista al Corriere che parla da sola.
E' chiaro che i suoi sono ululati alla luna, dettati dalla progressiva ascesa dei maroniani all'interno del partito, ed è noto che la Lega è un partito xenofobo, prepolitico e forse anche precivile. ma ogni tanto fare almeno finta di credere al concetto di democrazia non farebbe male, soprattutto per uno che di mestiere fa pur sempre il ministro della Repubblica.
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