Bossi, profetico: "La Padania vincerà, lo Stato italiano ha perso la partita. La guerra economica ha visto la sconfitta dell'Italia. Noi dobbiamo fare la nostra parte, lottare, combattere, unirci per la Padania. Poi la storia farà la sua parte, ma noi avremo la coscienza di aver fatto tutto il possibile".
Calderoli, minaccioso: "Il Parlamento ha abdicato al suo ruolo, al suo potere costituente e in questo caso il potere deve tornare al popolo. E noi questo faremo. Monti ha cancellato il ministero delle riforme, ha messo una pietra tombale sul federalismo, ma se non ci viene concessa un po' di libertà, noi siamo titolati ad andarci a prendere tutta la libertà. Creeremo una task force contro quello che ci verrà addosso dal governo Monti".
E poi via andare tra una minaccetta a Monti, "a fargli il culo a Roma ci sarà Maroni", e una rilettura fantasiosa della storia a base di "secessione morbida, sul modello della Cecoslovacchia che noi cerchiamo da tempo. Domani incontreremo Formigoni per vedere se ci sta. Poi tocca al Friuli, al Trentino per formare quella macroregione che è la Padania".
Ma carnevale non era a febbraio?
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