il blog di lucio fava del piano







martedì 18 ottobre 2011

lettera aperta

Cari amici blecbloc,

approfitto di questo spazio, pur solitamente dedicato ad altro, per ringraziarvi delle vostre epiche gesta di sabato scorso a Roma. Vi ringrazio anche delle gagliarde interviste anonime rilasciate dopo, che hanno aiutato tante persone a cogliere il profondo significato rivoluzionario di quelle gesta, che a prima vista erano sembrate ai più dettate da vandalismo idiota e fine a se stesso.

Leggendo le vostre parole e guardando le vostre imprese, ho capito ad esempio che il gruppo di poveri scemi che con un divieto di sosta tentava di sfondare il vetro blindato della Banca popolare del Lazio, era in realtà un manipolo di eroici rivoluzionari che stava dando l'assalto finale a una cattedrale della finanza, a un tempio del capitalismo, a un infido avamposto della speculazione internazionale.

Così come non mi ero reso conto che bruciare una station wagon in zona San Giovanni era una rappresentazione plastica della contestazione al familismo borghese. E ancora, solo adesso capisco come imbrattare le vetrine dei negozi di via Cavour, meglio se quelle che espongono maglie non originali di Ibrahimovic, sia la massima critica alla globalizzazione e a un mondialismo che stanno mettendo in ginocchio noi tutti, e in particolare i vivai delle piccole società sportive di provincia.

Ho capito questo e tante altre cose, ad esempio che infiltrarsi nei cortei altrui, rubare le manifestazioni, succhiare il sangue dei tanti come parassiti non è, come avevo sempre creduto, opportunismo meschino e vigliacco, ma strategia di guerriglia urbana appresa negli eroici mesi delle proteste di Atene.

Ci sarebbe poi da parlare dei poliziotti. Ma non voglio aggiungere nulla a quello che si è già detto tante volte di quella teppaglia, gente pronta a tutto, capace addirittura - pur di non farsi mantenere 10 anni fuori corso all'università con i soldi dei genitori - di fare un lavoro rischioso, e pure per quattro soldi.

Tutti ora capiscono la vostra forza rivoluzionaria. E infatti adesso le forze oscure della conservazione le stanno studiando tutte per mettervi i bastoni tra le ruote; l'infido governo delle destre, come prima cosa, ha tagliato 60 milioni alle forze dell'ordine, così la prossima volta non potrete dare alle fiamme un blindato dei carabinieri, a meno che non vogliate fare irruzione nel parcheggio dove starà fermo perché senza benzina.

Vedete, amici blecbloc, le vostre azioni sono la vera rivoluzione, il segno del cambiamento, l'alba di un nuovo giorno, il sol dell'avvenire. A parole.

Si perché poi, il giorno dopo il mirabile pomeriggio romano, le banche riparano le vetrine, i proprietari dell auto bruciate scrivono all'assicurazione, tutti vi schifano in coro, i più sfigati tra voi si fanno beccare e si preparano a farsi qualche annetto di galera e tutto ricomincia, all'inizio un po' traballante e in un amen sempre più saldo, come prima. Tempo qualche giorno, e nessuno si ricorderà più quello che avete combinato.

O se lo farà, avrà già ricominciato a vedervi come sempre: un gruppo di poveri scemi che non cambierà mai niente.

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